Regione Toscana - Giunta Regionale
Settore Genio Civile Toscana Sud
Nei giorni dal 10 al 13 novembre 2012 un violento evento meteorico ha colpito le province di Massa - Carrara, Lucca, Grosseto, Arezzo, Siena, Pisa e Pistoia, provocando ingenti danni.
In provincia di Grosseto, l’evento alluvionale ha interessato in particolare la parte centromeridionale dove si sono registrate cumulate record rispetto alle relative serie storiche ad oggi disponibili. L’eccezionalità dell’evento meteorico ha determinato l’esondazione del Fiume Albegna e del reticolo afferente, causando ingenti danni nel territorio del comune di Orbetello, e in particolare nella zona di Albinia, oltreché l’interruzione della linea ferroviaria Pisa-Roma e della S.S. Aurelia n.1.
L’evento dell’11-12 novembre 2012 è stato fra i più intensi degli ultimi 50 anni e ha fatto registrare, in diverse parti del bacino del Fiume Albegna, portate che sulla base delle attuali conoscenze sembrano avere tempi di ritorno anche superiori a 500 anni.
I comuni di Orbetello, Manciano e Magliano in Toscana sono risultati tra i più colpiti da tale evento in modo particolare per le esondazioni provenienti dal Fiume Albegna.
A seguito degli eventi alluvionali del novembre 2012, il Commissario delegato realizzava lo studio idrologico-idraulico del fiume Albegna, approvato dal Comitato Tecnico dell’Autorità di Bacino competente nella seduta del 13.11.2013, dal quale emergeva che la capacità di invaso del tratto terminale del Fiume Albegna risultava fortemente limitata dagli attraversamenti della linea ferroviaria “Pisa-Roma” e della S.S. Aurelia, risultando la quota di intradosso degli impalcati significativamente inferiori rispetto alla testa delle arginature.
Nell’ambito del suddetto studio, venivano individuati gli interventi necessari per il transito delle portate idrauliche con tempo di ritorno duecentennale e di una portata analoga a quella dell’evento verificatosi con il suddetto evento. Gli interventi individuati, anche al fine di migliorare la compatibilità idraulica dei suddetti attraversamenti consistono nella realizzazione di una cassa di espansione e di un canale scolmatore in località Campo Regio.
L’intervento di realizzazione della cassa di espansione di Campo Regio rientra pertanto fra gli interventi necessari per la riduzione del rischio idraulico afferente al fiume Albegna, nella zona di Albinia.
La Regione Toscana, ANAS e RFI hanno condiviso la suddetta soluzione progettuale, sottoscrivendo in data 27.06.2014 un Protocollo d’Intesa per la realizzazione degli interventi finalizzati alla riduzione del rischio idraulico nelle zone colpite dall’alluvione del novembre 2012, il cui schema è stato approvato con deliberazione della G.R.T. n. 801 del 30.09.2013. con la sottoscrizione del suddetto Protocollo, ANAS e RFI si impegnavano nella progettazione e nel finanziamento delle opere infrastrutturali di attraversamento di propria competenza in corrispondenza dello scolmatore.
Nell’ottobre 2014 ulteriori eventi atmosferici colpivano nuovamente la Provincia di Grosseto e, in particolare, i territori già oggetto dell’evento calamitoso del novembre 2012, rendendo assolutamente urgente l’esecuzione dell’intervento ma con la necessità di apportare delle modifiche progettuali rispetto alla soluzione inizialmente individuata.
Con D.D. n. 2199 del 15.05.2015 il Settore VIA-VAS-Opere pubbliche di interesse strategico regionale escludeva, ai sensi e per gli effetti dell'art. 49 della L.R.10/2010, dalla procedura di verifica di assoggettabilità di valutazione di impatto ambientale il “Progetto di realizzazione della cassa di espansione di Campo Regio, L.228/2012, art. 1, c. 548; O.C.D. n. 5/2013. Intervento codice 2012EGR0245”.
Con ordinanza del Commissario n. 33 del 20 luglio 2015 “ODPC 215/2014. OCDPC 266/2015. Approvazione nuovo Piano degli interventi commissariali e nuovo testo delle disposizioni per l'attuazione degli interventi eseguiti direttamente dal Commissario delegato avvalendosi della Regione Toscana”, l’intervento cod. U8 “Realizzazione della Cassa di espansione di Campo Regio” è stato inserito nel piano degli interventi approvato con ordinanza n. 10/2015 tra gli interventi idraulici urgenti finanziati con risorse regionali ex OCDPC 266/2015 per un importo pari a € 12.500.00,00.
Con Ordinanza commissariale n. 45 del 2.12.2015 è stato approvato ai sensi dell’art. 12 dell’O.C.D.P.C. n. 215/2014, il progetto definitivo relativo all’intervento codice U-8 “Realizzazione della cassa di espansione di Campo Regio – I Stralcio”.
Con D.D. n. 12039 del 11.07.2019 è stato approvato il progetto esecutivo dell’intervento “cod. U8 - Realizzazione della cassa di espansione di Campo Regio – I lotto”, dell’importo complessivo di € 12.913.435,59.
Con D.D. n. 22554 del 01.12.2021 si è proceduto con l’aggiudicazione efficace della procedura aperta per l’affidamento dei lavori relativi all’ Intervento cod. U8 – Realizzazione della cassa di espansione di Campo Regio – I Lotto, in favore del RTI Impresa Edile Stradale F.lli Massai Srl (mandataria) - Tirrena Costruzioni Generali Srl (mandante) - S.I.C.I.E.T. Srl (mandante).
Il Progetto della Cassa di Espansione e del Canale Scolmatore sul Fiume Albegna in località Campo Regio si colloca all’interno del quadro generale degli interventi per la messa in sicurezza del F. Albegna individuato nello ”Studio idrologico idraulico del Fiume Albegna e definizione delle azioni e degli interventi di messa in sicurezza in relazione all’evento alluvionale di novembre 2012” redatto dal Commissario Delegato ex L. 228/2012 del Settore Prevenzione del Rischio Idraulico ed Idrogeologico della Regione Toscana ed ha duplice finalità:
La capacità di invaso del tratto finale del fiume Albegna, implementata con lavori di arginatura relativamente recenti, è di fatto limitata dalla presenza degli attraversamenti della SS1 Aurelia e della ferrovia Pisa-Roma che presentano una quota di impalcato significativamente inferiore alla testa dell’arginature. In occasione di eventi di piena le due strutture di attraversamento potrebbero quindi rappresentare un ostacolo al deflusso delle portate con funzionamento in pressione dell’impalcato. Tale condizione può di fatto inficiare la funzionalità delle opere di contenimento arginale oltre alla stabilità stessa dei ponti.
Le opere da realizzare ricadono interamente nel Comune di Orbetello e riguardano un territorio di superficie complessiva di circa 450 ha.
L’area di cassa sarà delimitata da arginature con quota di coronamento in grado di garantire un franco idraulico adeguato sopra il massimo livello d’invaso per l’evento duecentennale. Il Canale Scolmatore avrà la funzione di allontanamento delle acque di esondazione sfiorate in cassa fino a mare.
La cassa è alimentata da un manufatto di presa da realizzarsi sull’arginatura destra del F. Albegna a monte dell’attuale confluenza del T. Albegnaccia con la Controfossa Destra del F. Albegna; il manufatto è costituito da 10 paratoie a ventola di dimensioni pari a circa 7x3 m, incastonate in una opera in c.a. di sviluppo trasversale pari a circa 80 metri.
Il Canale Scolmatore trasferisce direttamente a mare i volumi di piena temporaneamente immagazzinati in cassa; il canale ha una lunghezza complessiva di circa 1.2 km ed una larghezza utile della sezione pari a 66.5 m nel tratto a monte dell’attraversamento sulla SS1 Aurelia e di 60 m a valle.
Il canale sarà arginato (arginature tratto C01) sia in destra che in sinistra idraulica con rilevati in terra a quota variabile tra 4.50 m s.l.m. e 2.50 m s.l.m., larghezza in testa 4 metri e scarpate a pendenza 3/2.
Immediatamente a monte dell’Aurelia è presente un salto di fondo di altezza pari a circa 1 m, che costituisce il limite tra lo specchio liquido perenne in continuità con il lago retrodunale esistente e la zona asciutta di monte.
Nel tratto di valle il canale sarà perennemente occupato dalle acque salmastre; si prevede infatti che il canale scolmatore sia in diretto contatto con il laghetto retrodunale esistente; lo specchio d’acqua risultante permetterà quindi la salvaguardia e la crescita dell’habitat formatosi sulle sponde a nord del lago esistente; la connessione fra i due specchi d’acqua è favorita dall’eliminazione del tratto terminale dell’argine sinistro del canale scolmatore. L’argine soffolto costituirà terreno fertile per la crescita delle specie vegetali e permetterà il controllo dei volumi di esondazione indirizzandoli direttamente a mare.
Nel presente I stralcio funzionale non è previsto alcun presidio idraulico all’imbocco del Canale Scolmatore eccezion fatta per la vasca di dissipazione in corrispondenza della sezione di accesso al canale stesso.
L’intervento prevede anche una nuova piantumazione della pineta, in destra idraulica dello scolmatore, per compensare il taglio della pineta esistente e ricreare la “quinta” di verde attualmente apprezzabile dalla strada Aurelia, ortogonale alla linea di costa, che verrebbe a mancare con la realizzazione dello scolmatore.
E’ prevista la realizzazione di:
Il progetto prevede la realizzazione di una sezione trasversale stradale a due carreggiate con soluzione a 2+2 corsie di marcia, con ciascuna carreggiata composta da una corsia di marcia normale pari a 3.50 m, banchina pari a 1.75 m, e spartitraffico centrale pari a 1.10 m.
Su un lato della sede stradale sarà realizzata la pista ciclabile con la messa in posa di guard rail per la sicurezza a delimitazione tra la sede carrabile e la stessa pista ciclabile.
Il ponte ha una lunghezza totale di 82 m tra i giunti di dilatazione e poggia su una sola pila a setto, di limitato ingombro, posta nell’alveo del canale.
La larghezza dell’impalcato, compresa la pista ciclabile, è pari a 24,35 m.
Le intersezioni a raso interessate dall’intervento riguardano principalmente la rampa ovest alla progressiva km 0+340 con sviluppo di 88,54 m, la rampa est2 di accesso all’argine alla progressiva km 0+363 con sviluppo di 97 m e la rampa est (a servizio della strada di bonifica n.4) che si immette alla progressiva km 0+170 ed ha uno sviluppo di circa 164 m.
Le arginature della cassa di espansione sono pensate per cinturiare, con adeguati franchi di sicurezza rispetto ai massimi livelli idrometrici attesi, le aree destinate all’allagamento controllato. Le arginature (tratto C01) si chiudono sul rilevato ferroviario in destra idraulica del manufatto di ingresso del Canale Scolmatore e proseguono in direzione ovest-est fino al Torrente Albegnaccia, per poi correre parallelamente alla Controfossa Destra del Fiume Albegna lungo la viabilità vicinale del Tizzano fino alla Strada Provinciale n. 56 San Donato in località Barca dei Grazi. Gli argini avranno altezza modesta, non superiore ai 3.0 m dal piano campagna, e sono progettati per garantire una facile manutenzione da parte dell’ente gestore nonché una facile connessione fra gli appezzamenti agricoli divisi dagli stessi. Tutte le arginature presentano una sommità arginale di larghezza minima di 4 metri con scarpe a pendenza 3/2. Lo sviluppo longitudinale delle nuove arginature è pari a circa 3 Km.
È prevista altresì la realizzazione di un ringrosso dell’arginatura del Fiume Albegna lato cassa, da monte dell’opera di presa fino all’attraversamento ferroviario, per complessivi 1.2 km (tratto A04); il ringrosso lato cassa è realizzato con sommità a quota di 4.5 m s.l.m. ed ospiterà la pista di accesso all’opera di derivazione delle portate dal F. Albegna.
E’ una opera di controllo che permette l’attraversamento del Torrente Albegnaccia sulle arginature di contenimento della cassa di espansione. L’opera è dotata di un presidio realizzato con una porta vinciana di dimensioni 6x4.5 metri che in caso di evento consente di chiudere il Torrente Albegnaccia evitando il rigurgito dei volumi presenti in cassa nelle aree di Campo Regio esterne alla stessa.
Il progetto prevede la riorganizzazione e l’adeguamento del reticolo minore esistente nell’area di cassa, i cui principali interventi sono:
Per quanto attiene l’assetto viario è prevista la modifica delle viabilità vicinali e comunali che dalla SS1 Aurelia danno accesso alle aree edificate sul litorale e agli areali di Campo Regio; a tal proposito è stato ripensato il sistema di intersezioni a raso esistenti ed è stato previsto un nuovo attraversamento ferroviario in destra idraulica del Canale Scolmatore. Sulla Controfossa Destra del F. Albenga è inoltre previsto il rifacimento del ponte carrabile presente immediatamente a monte dell’attraversamento sulla SS1 Aurelia. Sono inoltre previste modifiche alla viabilità vicinale e poderale.
Finalizzate all'approvvigionamento dei materiali idonei alla realizzazione delle arginature nonché alla ricollocazione all'interno del cantiere dei materiali scavati non idonei alla realizzazione delle arginature ma di alto pregio ambientale, trattandosi generalmente di suolo vegetale; le aree di scavo finalizzate al reperimento di materiali idonei alla realizzazione delle arginature di progetto sono pari a circa 100000 mq; complessivamente le aree oggetto di riassetto morfologico sono circa 150000 mq..
Per la realizzazione della Cassa di Espansione di Camporegio, il Progetto Definitivo Generale prevede una serie di opere che nel loro complesso possono essere sintetizzate come di seguito riportato:
la cassa è alimentata da un manufatto di presa da realizzarsi sull’arginatura Destra del F. Albegna a monte dell’attuale confluenza del Canale Principale n° 2 con la Controfossa Destra del F. Albegna; il manufatto è costituito da 16 paratie di dimensioni pari a circa 6 x 3 m, incastonate in una opera di sviluppo trasversale pari a circa 120 metri. (ALL_7 e ALL_9)
Il canale scolmatore di larghezza utile pari a circa 60 metri, trasferisce direttamente a mare i volumi di piena temporaneamente immagazzinati dalla cassa attraverso un manufatto di controllo; Il canale scolmatore ha una lunghezza pari a circa 1.2 km. Il presidio idraulico in testa al Canale è rappresentato da 7 paratie di dimensioni pari a circa 6 x 3 m, incastonate in una opera di sviluppo trasversale pari a circa 70 metri; (ALL_8)
SS1 Aurelia, linea ferroviaria Pisa-Roma
Il progetto prevede la riorganizzazione e l’adeguamento del reticolo di bonifica esistente nell’area di Camporegio, i cui principali interventi sono:
le arginature della cassa di espansione sono pensate per cinturare, con adeguati franchi di sicurezza rispetto ai massimi livelli idrometrici attesi, le aree destinate all’allagamento controllato. Le arginature sono generalmente chiuse su alti morfologici, consentendo l’accesso in cassa di gran parte del reticolo afferente all’area di Campo Regio; di altezza modesta, non superano mai i 3,5 metri dal Piano campagna, e sono progettate per garantire una facile manutenzione da parte dell’ente gestore nonché una facile connessione fra gli appezzamenti agricoli divisi delle stesse. Tutte le arginature presentano una sommità arginale di larghezza minima di 4 metri con scarpe a pendenza 3/2. Lo sviluppo longitudinale delle nuove arginature è pari a circa 10 Km; (ALL_6)
Per quanto attiene l’assetto viario è prevista la modifica delle viabilità Vicinali e Comunali che dalla SS. N°1 Aurelia danno accesso alle aree edificate sul litorale e agli areali di Campo Regio; a tal proposito è stata ripensato il sistema di intersezioni a raso esistenti ed è stato previsto un nuovo attraversamento ferroviario in destra idraulica del canale scolmatore. Sul torrente Albegnaccia è inoltre previsto il rifacimento di due ponti; uno sulla Strada Provinciale n° 56 a sostituzione del ponte esistente; l’altro in corrispondenza dell’azienda agricola Il Tizzano, all’interno dell’area di Cassa. Sono inoltre previste modifiche alla viabilità vicinale e poderale.
sono finalizzate all’approvvigionamento dei materiali idonei alla realizzazione delle arginature nonché alla ricollocazione all’interno del cantiere dei materiali escavati non idonei alla realizzazione delle arginature ma di alto pregio ambientale, trattandosi generalmente di suolo vegetale; Le aree di scavo sono pari a circa 320000 mq.